Agriparco Cinofilo
Lo scrigno della biodiversità

In prima serata sul TG1 delle 20.00.
Il nostro Allevamento e l'innovativo progetto di valorizzazione delle razze italiane

Nel cuore del magico comprensorio Dei Colli Tortonesi,terra di confine, crocevia strategico di antichi popoli nasce il primo Agriparco cinofilo italiano. La nostra è ad oggi, e ci adoperiamo affinché persista nell'esserlo a lungo, una struttura in continuo divenire.

 

E' nata e si è sviluppata nel pieno rispetto delle norme che regolamentano la custodia degli animali negli allevamenti, ma si proietta oltre, proponendo ed abbracciando in maniera totale il concetto di benessere psicofisico del cane e degli animali che con esso condividono gli spazi, quali alpaca,capre,pecore,maiali e galline.

Un progetto unico ed un allevamento innovativo dunque, di concezione moderna e professionale, ma saldamente legato alla tradizione, alla natura ed al territorio.Un allevamento che prende le distanze dal freddo esercizio di allevamento intensivo e dai deprecabili "cucciolifici" distinguendosi e qualificandosi come Allevamento biologico estensivo.

Al tempo stesso non ci adeguiamo all'ormai obsoleto (quanto spesso poco ligio ai regolamenti previsti) concetto di selezione hobbistica e amatoriale, priva frequentemente delle giuste competenze, delle necessarie autorizzazioni sanitarie e delle risorse genetiche. Questo tipo di gestione infatti, seppur alimentato dall' eventuale passione, non è assolutamente in grado di sostenere e supportare senza una vera strategia organizzativa TOTALE il benessere reale dei suoi abitanti. L'Agriparco Cinofilo promuove ed attua programmi di educazione e di sensibilizzazione del pubblico e del mondo della scuola. Trattiamo temi quali la conservazione della biodiversità tradizionale agro selvo pastorale d'Italia, fornendo specifiche informazioni sulle razze allevate, sui loro habitat naturali regionali, sulle possibilità ed i tentativi effettuati o pianificati per il loro inserimento in contesti extra situ lavorativi, anche al di fuori dell'ambito familiare.

Alla ricca vegetazione naturale dell'Agro Parco Cinofilo sono state accostate, nel tempo, piante differenti , tanto da offrire una valenza estetica importante e cercare di rendere a tutti gli effetti la nostra tenuta un vero e proprio museo vivente agricolo. L'Agriparco partecipa attivamente alla conservazione "in situ" ed "extra situ" delle razze canine italiane rare da lavoro e più' specificatamente da guardiani anti-lupo.

 

Regione di provenienza: Abruzzo.

Si tratta del Re indiscusso tra le razze di cani da pastore da guardiania italiane. Cane straordinariamente forte, rustico e coraggioso, dalla pluralità e molteplicità di utilizzi.
È un cane per molti, ma non per tutti.

Negli anni la selezione lo ha reso più' mansueto e meno intollerante verso l'estraneo. È divenuto un ottimo cane da famiglia, a scapito purtroppo dei suoi talenti da guardiano. Lavoriamo tuttavia con successo nella selezione delle vere linee da lavoro sul gregge.


Regione di provenienza: Calabria.

Una gemma rara e ancor grezza della cinofilia italiana che fa sempre più parlare di sè. Grande mole, aspetto ammaliante, imponente e fiero. Ottimo e dinamico cane da guardiania, sa distinguersi come sincero cane da compagnia in famiglia.

Le capre e la loro custodia come destino; stessa livrea delle capre autoctone di Calabria, espressione quindi di una convergenza evolutivo - selettiva nel biotopo regionale Silano il pastore ha la sua forza nel branco. Il lupo viene tenuto a debita distanza con forza numerica.


Regione di provenienza: Sardegna.

Più che cane DA pastore è probabilmente opportuno definirlo il cane DEL Pastore. Espressione scimmiesca ed occhio rapace, bianchissime e forti fauci, pelo irsuto e tempra, coraggio e spirito di collaborazione sono le caratteristiche che lo rendono dalla notte dei tempi indispensabile ausiliario dei pastori sardi.

Attitudini da guardiano meno legate all'istinto ma più' alla cooperazione con l'uomo. Un vero e proprio cane da utilità antico ma con un presente ed un futuro quanto mai moderno. La sua storia indissolubilmente legata a quelle delle genti della Sardegna.


Regione di provenienza: Sicilia.

Bello e spettinato, è il fascino del proto-cane siciliano. Si tratta di cani rustici e spartani, che vivono tuttora in branco in modo indipendente e sono molto attaccati al gregge da cui dipendono, con davvero pochissime risorse a disposizione che ricevono nelle "Mannare" (fattorie) in cui risiedono. 

In Sicilia il lupo non è presente da più' di un secolo ed il ruolo del Pastore Siciliano è ad oggi quello di proteggere il gregge dal pericolo dell'abigeato o dagli attacchi di altri cani randagi. Ideale come cane da corte, o da pollaio, è molto pacifico con i gatti e con gli altri animali da cortile.


Progetto Tartufo

La nostra Tenuta si articola all'interno di territori e distretti di proprietà e dalla  comprovata vocazione tartufigena.

L'attività di ricerca con i cani lagotti da noi allevati e specializzati nella raccolta del tartufo dei Colli Tortonesi, vive una intensa fase di espansione, con progetti avanzati di tartufaie artificiali in fase di piantumazione e di tartufaie didattiche all'interno delle quali formare i nostri eccezionali cani da tartufo.

Anche il Lagotto è un'antica razza italiana, un'eccellenza selettiva del Made in Italy cinofilo ed unica razza di cani al mondo ad essere riconosciuta  per la sua specifica attitudine e vocazione.

Il nostro Centro di selezione nazionale del cane da guardiania italiano, è ad oggi riconosciuto come leader indiscusso ed eccellenza nell'allevamento dei cani da guardiania anti lupo. Si tratta nello specifico dell'allevamento di razze da pastore tradizionali italiane, risultato di un'antichissima e millenaria tradizione pastorale italica ed espressione vivida della bodiversità cinofila all'interno del Paese.

L'allevamento del cane da guardiania anti lupo, mira a limitare i conflitti che intercorrono tra il mondo zootecnico e quello selvaggio. L'obbiettivo è di rendere possibile la coesistenza tra la presenza del lupo e la pastorizia delle aree interne – Il nostro lavoro ha un forte Impatto economico sulla filiera del formaggio tipico rurale e e grazie alla prevenzione dei danni amplifica il concetto di  coesistenza possibile tra grandi carnivori e bestiame domestico. Ci poniamo a supporto della tradizionale zootecnia estensiva, in un’ottica di coesistenza con i grandi predatori. 

Alleviamo cani da guardiania italiani,e siamo riconosciuti come centro di riferimento all'interno della nicchia di mercato da noi occupata. Il pastore maremmano abruzzese è a livello numerico il re di queste razze. L'innovazione risiede nel aver creduto alle singolari peculiarità  di razza del cane da Pastore della Sila (Calabria), del Cane Fonnese (Sardegna) e dello Spino degli Iblei (Sicilia) razze antiche tradizionali riconosciute ufficialmente nel 2015 dall'ENCI(Ente Nazionale Cinofilia Italiana) che magnificano grazie alla biodiversità, la variabilità delle opzioni di protezione del gregge da offrire a chi si occupa di pastorizia o a coloro che vogliono dare protezione ad i propri animali da reddito.

La tradizione al servizio di una problematica  attuale ma rivista con il metodo scientifico che applichiamo nelle nostre valutazioni.

Per la legislazione italiana, un'azienda agricola con più' di 5 cani deve sottostare a leggi e regolamenti vigenti assolutamente non al passo con le recenti acquisizioni in termini di benessere animale ed essere equiparata ad un canile. Cio' obbligherebbe ad una stabulazione fissa dei cani che non avrebbero possibilità di esprimere al meglio il proprio pattern comportamentale. Tuttavia pur possedendo i requisiti richiesti i nostri cani dispongono di 18 ettari di aree fruibili e di sgambamento. I nostri soggetti vivono in gruppi separati con all'interno pecore, alpaca, bovini, asini e galline in virtu' della tipologia di bestiame che andranno a proteggere nel proseguo del loro percorso di vita. Si tratta di un processo di imprinting esospecifico e coevolutivo a cui i soggetti vengono sottoposti in tenera età.

Cio' ci consente di specificizzare il target di clienti a disposizione e di renderli profondamente soddisfatti del nostro affidabile "dono". Una garanzia di specificità allevatoriale, non paragonabile ad alcun altro allevamento in Italia.


ente nazionale cinofilia italiana
federation cynologique internationale

Il nostro Agriparco utilizza sorgenti ed abbeveraggio a caduta, riutilizzo di acqua piovana di raccolta per la pulizia dei box dedicati.

Ogni sottoprodotto della lavorazione foraggera aziendale viene riutilizzato, dal fieno come lettiera, al legname aziendale per la costruzione di sentieri pedonali panoramico/didattici all'interno della proprietà.

Gli investimenti aziendali sono stati negli anni diversificati,onerosi, mirati ma efficaci. Hanno spaziato dal rinnovo totale e dalla costruzione ex novo delle strutture produttive esterne (Paddock e recinzioni) ed interne (Box e nursery) presenti nel pieno rispetto dell'identità paesaggistica del luogo, utilizzando molto spesso, in funzione di un approccio bioedile, materiale aziendale riutilizzabile preesistente o materie prime a basso impatto ambientale. Sono stati posati ad oggi 4 km di recinzione, costruiti vialetti e sentieri alberati, ripristinato l'accesso al bosco aziendale.

Vi è stata una ristrutturazione ed adattamento funzionale di stalle e fienili. L’azienda biologica conta 18 ettari tra bosco e seminativo in gran parte funzionali al progetto allevatioriale. L’azienda è leader a livello europeo.

A km 0
Il nostro fornitore di alimenti


Il lupo è tornato e sta recuperando gli spazi abbandonati dai pastori e dagli agricoltori. Un ritorno naturale reso possibile dalla grande adattabilità dell'animale e dalla protezione totale che fin dagli anni '70 è stata la guida per il legislatore per scongiurare l'estinzione della specie all'epoca seriamente minacciata.

Una protezione necessaria per il suo ruolo fondamentale in tanti aspetti della natura e della vita dell'uomo. Il lupo svolge un ruolo ecologico, economico perché predatore infallibile di ungulati; estetico, etico, culturale, spietato, veracemente animalesco ma anche Spirituale perché è un animale fiero, libero che rappresenta una parte profonda della nostra cultura dove, con le sue molteplici sfaccettature è presente nelle favole, nelle leggende e nelle tradizioni.La sua presenza, anche in zone dove non era mai stato segnalato, è utile perché il lupo è da sempre un regolatore della fauna selvatica.

La sua assenza ha pesato anche nella proliferazione di ungulati che provocano danni ingentissimi all'agricoltura e al paesaggio rurale, molti di più del lupo stesso.La bellezza del paesaggio italiano è nell'equilibrio tra paesaggio naturale, rurale, periurbano e urbano. Ormai la presenza del grande predatore è stabile anche in zone di periferia delle grandi città. Alle porte di Roma da qualche anno si è stabilizzato un branco che ha suscitato un grandissimo interesse per tutta la città che come narrano le leggende è nata proprio da una lupa che ha allattato i gemelli fondatori Romolo e Remo.

La presenza di branchi ormai è diffusa e certificata anche dalle tantissime immagini di fototrappole o avvistamenti che rapidamente fanno il giro del web. Questa diffusione non è stata accompagnata da un monitoraggio costante e oggi si ha la sensazione che sia quasi fuori controllo. Alcune pratiche di allevamento e particolari situazioni ambientali subiscono continue predazioni di capi ovini, caprini, bovini ed equini con gravi danni economici che sono difficilmente quantizzabili, tardivamente e non adeguatamente risarciti dalle Regioni.

Questo conflitto si sta esasperando sempre di più e come spesso accade in Italia si creano contrapposte fazioni che difficilmente trovano una soluzione che tiene conto delle ragioni di tutti.La nostra è una posizione di equilibrio che mette al centro non solo il lupo ma l'ecosistema della montagna e dei pascoli. Un ecosistema delicato dove da secoli l'elemento di equilibrio sono stati i presidi di prevenzione:

tecniche di allevamento e soprattutto l'utilizzo del cane da guardiania contro il lupo.

Da sempre, nei pascoli e nei parchi naturali Abruzzesi, e degli Appennini, culla della popolazione residuale del Canis Lupus e della pastorizia italiana l’elemento di regolazione è stato il Pastore Maremmano-Abruzzese o della Sila, che con la sua spiccata attitudine alla difesa del gregge, ha lavorato fianco a fianco con l’uomo anche nei lunghi e pericolosi spostamenti lungo i tratturi appeninici.

Le Regioni e i parchi, anche attraverso l’utilizzo del Bandi del PSR, prevedono misure per promuovere il recupero di queste competenza di difesa e prevenzione. Nei bandi spesso è finanziato l’acquisto delle reti elettriche, fisse o mobili; di dispositivi di dissuasione e in alcuni casi anche di cani da pastore(l'unica vera arma di contrasto del predatore).

Le buone intenzioni dei bandi però si sono infrante nell’applicazione che, nel caso specifico dei cani finanzia solo l’acquisto, quasi sempre con costi inferiori con quelli di mercato e quasi mai il mantenimento e soprattutto la necessaria formazione del pastore per la gestione dei cani.

Spesso sono stati forniti dei cani anche senza la necessaria documentazione, ma soprattutto senza le necessarie competenze da parte i colui che li seleziona, che non hanno dato i risultati attesi proprio perché l’interesse suscitato negli ambienti della cinofila amatoriale era ed è tuttora indirizzato esclusivamente alla vendita del cane e non alla risoluzione del problema intrinseco...

Non tutti i cani appartenenti ad una determinata razza da guardiania sono ottimi guardiani e custodi del gregge, e questo altera in maniera reale la percezione del cane come vero ed unico valido deterrente alla predazione da parte del lupo.

Non è sufficiente dotarsi di uno o più grandi cani bianchi o da guardiania per contenere il problema. L’attitudine alla guardiania non si insegna ai cani ma è una dote che congenita e perfezionata delle volte vivendo la fase di imprinting a contatto con il gregge e con il “team” dei cani pastori adulti che sono in un certo senso "soggetti formatori" non imprescindibili a utili. Ma soprattutto bisogna saper selezionare cani veraci, tenaci, e capaci di compiere il proprio destino di custode del gregge, cosi' come impresso nel loro DNA si ancestrale memoria.

La CIA –Agricoltori Italiani, insieme all'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, dopo una fase di studio e approfondimento della materia, ha condiviso la necessità di promuovere nei confronti degli enti promotori (Regioni, Parchi, GAL ecc.) un modello di protezione che preveda l’utilizzo di cani nati presso gli allevamenti zootecnici che vivono il contatto con i predatori, che valorizzi la selezione genetica caratteriale, attitudinale e morfologica dei cani certificata dal pedigree come a norma di legge, che favorisca la condivisione delle esperienze degli allevatori cinofili e zootecnici e che coinvolga le istituzioni scientifiche e universitarie nel monitoraggio delle azioni.

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Info

L'allevamento professionale de Il Pastore Transumante ha sede in Sarezzano (Tortona, Alessandria). Per ulteriori informazioni o per appuntamento, contattateci:

Telefono: +39 366 320 1812
E-mail: dario.capogrosso@gmail.com

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